| PALERMO - Un ingente patrimonio, per un valore complessivo di oltre 20 milioni di euro, è stato sottoposto a sequestro, ai sensi della normativa antimafia, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo. Le indagini, svolte dal Nucleo di polizia tributaria e dal Reparto Operativo dei Carabinieri, coordinati della locale Procura, hanno interessato Antonino Ciresi, 71enne originario di Monreale (Pa), già condannato in via definitiva nel 1998 dalla Corte di Appello di Palermo per associazione mafiosa finalizzata all'estorsione e nuovamente tratto in arresto nel febbraio 2013 per una nuova tentata estorsione, unita a plurime minacce, perpetrata con altri soggetti e aggravata dal metodo mafioso, ai danni del titolare di un'attività di ristorazione della città.
L'indagato è rimasto inoltre coinvolto nell'operazione "Alexander" dell'Arma dei Carabinieri di Palermo, del luglio 2013, per avere preso parte alle illecite attività del mandamento di Porta Nuova ed avere gestito il settore delle estorsioni per la famiglia mafiosa di Borgo Vecchio, dipendente dal mandamento; in tale ultimo ambito è stato indagato per il reato di attribuzione fittizia di beni con la finalità di eludere le disposizioni in materia di misure di prevenzione, per avere intestato a terze persone la titolarità delle quote di una grossa società, operante in Palermo e provincia nell'allevamento, macellazione e commercio all'ingrosso di carni, continuando a gestirne gli affari e le dinamiche, anche dal carcere.
Tra i beni finiti sotto sequestro figurano, oltre ad una società di macellazione e vendita all'ingrosso di carni, anche due autovetture, 17 conti correnti, 5 rapporti di deposito titoli e obbligazioni, diverse polizze assicurative e gestioni collettive del risparmio, 2 cassette di sicurezza, anche questi ritenuti frutto o reimpiego di guadagni provenienti da attività illecite. Il provvedimento di sequestro ha riguardato l'intero capitale sociale e il complesso dei beni aziendali della società "B. Ovinsicula srl", con sede legale a Palermo, in via Resuttana Colli, e sede secondaria a Mezzojuso, operante nella produzione, macellazione e commercio all'ingrosso di carni; una cassetta di sicurezza; disponibilità finanziarie (rapporti bancari, deposito titoli e polizze assicurative); due autovetture. Il valore complessivo dei beni sequestrati ammonta a 20.115.004 euro.
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