Silu |
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| Personalmente ritengo che dopo i diversi passi in avanti fatti da Papa Wojtyla, con quest'ultimo pontificato la chiesa cattolica si è allontana abbastanza. L'istituzione Chiesa è sempre stata a carattere politico, quanto meno nell'accezione più ampia di occuparsi di faccende comuni interne all'istituzione ed esterne ad essa, con tutti i corollari che ne derivano, ovvero: pressioni, contrasti, ecc. E' evidente che la proposta di Papa Benedetto di riportare la messa in latino non è stata accolta perché ha avuto dissensi interni. Dunque, ritengo che dopo 8 anni di pontificato è stato fatto un bilancio complessivo. Un bilancio che probabilmente è in rosso e, forse, su suggerimento o/e su riflessione del Papa medesimo, si è deciso della necessità di cambiare. Io sono molto in linea con il pensiero del fu Cardinale Maria Martini: la Chiesa deve domandarsi come mai molti cattolici non si ritrovano più in essa; perché quando guardano la dottrina cattolica ed il mondo non riescono più a sovrapporli; considerare i sacramenti non tanto uno strumento per piegare gli uomini, piuttosto un aiuto per aiutarli nell'evoluzione degli stessi e del contesto dove vivono. Considerare di aprire la Chiesa anche alle donne, alle coppie di fatto e ai figli non naturali e, finanche, agli omosessuali; ché non riesco a comprendere per quale motivo un cattolico non può avere un funerale in Chiesa se ha un determinato tipo di orientamento sessuale. Ci sono chiese e appartenenti al clero sempre più sfarzosi e case sempre più piccole di sentimento cattolico.
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