| Catania, blitz nella riunione del clan Interrotto l'incontro organizzativo di un gruppo di fuoco della cosca Santapaola: tre arresti, in manette anche il figlio di un boss. Sequestrate armi e munizioni
CATANIA - Tre persone, compreso il figlio di un boss della cosca Santapaola, sono state arrestate in un'operazione antimafia della squadra mobile della Questura di Catania, che ritiene di avere interrotto l'incontro organizzativo di un gruppo di fuoco pronto a entrare in azione.
Il blitz è stato compiuto da personale della polizia di Stato in un'abitazione del centro storico di Catania. A conclusione dell'irruzione sono state trovate e sequestrate quattro pistole, tre semiautomatiche calibro 9 e una rivoltella calibro 38 con matricola abrasa, guanti in lattice, passamontagna, caschi integrali e una bottiglia con liquido infiammabile. Vicino alla casa dove è stata compiuta l'irruzione è stata trovata un'automobile rubata.
Gli arrestati sono Massimo Squillaci, di 31 anni, ritenuto appartenente alla famiglia denominata "Martiddina", Sebastiano Sozzi, di 29, e Salvatore Marchetta, di 26. I tre sono accusati di detenzione illegale di armi da fuoco. Marchetta deve anche rispondere di detenzione illegale di marijuana. Squillaci, Marchetta e Sozzi sono stati rinchiusi nel carcere di Piazza Lanza a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica Lucio Setola.
Squillaci è ritenuto appartenente al gruppo denominato "Martiddina", operante nel territorio di Belpasso - Piano Tavola, capeggiato dal padre, detenuto, Giuseppe, di 65 anni. Il fratello Francesco, anch'egli detenuto, è stato raggiunto da una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 5 luglio del 2007 dal gip di Catania nell'ambito delle indagini sull'omicidio dell'Ispettore Capo di Polizia Giuseppe Lizzio, ucciso ii 27 luglio del 1992.
I tre sono stati bloccati mentre fuggivano dall'abitazione di Marchetta, in via Acquedotto Greco, dopo che, nel corso di un controllo della zona dei "Cappuccini", gli agenti avevano notato una persona che sembrava vigilare l'ingresso di un edificio. All'arrivo degli agenti l'uomo ha tentato di sfuggire al controllo, chiudendosi alle spalle un cancello d'ingresso e urlando a squarciagola per avvertire della presenza della Polizia. Dopo aver forzato il cancello gli agenti sono entrati nell'area antistante l'edificio e hanno notato Squillaci e Sozzio che fuggivano e li hanno bloccati. Marchetta è stato bloccato in casa sua.
Nell'abitazione di Marchetta sono stati sequestrati un revolver calibro 38 special con la matricola cancellata con sei proiettili, una pistola semiautomatica Beretta modello 84 Cheetan calibro 9 corto con la matricola cancellata e con 11 proiettili nel caricatore, una bottiglia di benzina, guanti in lattice e due caschi integrali.
Inoltre nella cucina sono stati trovati 10 grammi di marijuana. Nella casa la polizia ha anche trovato una chiave di un'autovettura presa a noleggio, che è stata individuata parcheggiata in Via Medaglie d'Oro. Poco distante la polizia ha trovato una Alfa Romeo "147" risultata rubata lo stesso giorno a Nicolosi.
Successivamente, all'ingresso di una casa abbandonata in via Acquedotto Greco, non lontano dall'abitazione di Marchetta, gli agenti hanno trovato e sequestrato una borsa contenente due pistole semiautomatiche calibro 9 per 21 - una Beretta e una Tanfoglio - entrambe con la matricola cancellata e complete di caricatore e munizioni, una busta contenente numerosi proiettili dello stesso calibro, un passamontagna; una parrucca ed un paio di guanti in lattice.
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