Il sole a scacchi, 2011

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 1/9/2011, 10:17
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
11,372

Status:


TERME VIGLIATORE (MESSINA) - Carabinieri hanno arrestato a Terme Vigliatore (Me) Salvatore Campisi, 25 anni, dopo che il giovane aveva intascato cinquecento euro da un commerciante per un' estorsione. L'indagato, già condannato per lo stesso reato aggravato dal metodo mafioso a 3 anni e 8 mesi di reclusione nell'ambito del processo Vivaio, èconsiderato dagli investigatori un giovane in ascesa nel mondo criminale ed è il figlio di Agostino Campisi, appartenente clan dei Barcellonesi.

Secondo i militari Salvatore Campisi aveva sostituito il padre nelle richieste di pizzo ai commercianti locali. Il giovane prima ha fatto ritrovare una bottiglia incendiaria davanti all'ingresso di un esercizio commerciale cittadino e poi è andato dal titolare promettendogli protezione da parte del clan dei Barcellonesi se avesse pagato il pizzo. Avrebbe poi minacciato il commerciante che non voleva pagare affermando che se non avesse fatto quello che diceva gli avrebbero bruciato il locale. Gli ha poi assicurato uno sconto su quanto doveva pagare viste le sue difficolta economiche.

La vittima prima ha fatto finta di collaborare e poi ha avvertito i carabinieri. Questi ultimi hanno teso una trappola all'uomo e ieri dopo che lui ritirato la busta lo hanno bloccato. Ulteriori particolari sull'arresto saranno forniti oggi durante una conferenza stampa alla 10,30 alla compagnia dei carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto alla presenza di magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Messina e della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto (Me).
 
Top
°Lilo°
view post Posted on 9/9/2011, 11:31




Catania, blitz nella riunione del clan
Interrotto l'incontro organizzativo di un gruppo di fuoco della cosca Santapaola: tre arresti, in manette anche il figlio di un boss. Sequestrate armi e munizioni


CATANIA - Tre persone, compreso il figlio di un boss della cosca Santapaola, sono state arrestate in un'operazione antimafia della squadra mobile della Questura di Catania, che ritiene di avere interrotto l'incontro organizzativo di un gruppo di fuoco pronto a entrare in azione.

Il blitz è stato compiuto da personale della polizia di Stato in un'abitazione del centro storico di Catania. A conclusione dell'irruzione sono state trovate e sequestrate quattro pistole, tre semiautomatiche calibro 9 e una rivoltella calibro 38 con matricola abrasa, guanti in lattice, passamontagna, caschi integrali e una bottiglia con liquido infiammabile. Vicino alla casa dove è stata compiuta l'irruzione è stata trovata un'automobile rubata.

Gli arrestati sono Massimo Squillaci, di 31 anni, ritenuto appartenente alla famiglia denominata "Martiddina", Sebastiano Sozzi, di 29, e Salvatore Marchetta, di 26. I tre sono accusati di detenzione illegale di armi da fuoco. Marchetta deve anche rispondere di detenzione illegale di marijuana. Squillaci, Marchetta e Sozzi sono stati rinchiusi nel carcere di Piazza Lanza a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica Lucio Setola.

Squillaci è ritenuto appartenente al gruppo denominato "Martiddina", operante nel territorio di Belpasso - Piano Tavola, capeggiato dal padre, detenuto, Giuseppe, di 65 anni. Il fratello Francesco, anch'egli detenuto, è stato raggiunto da una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 5 luglio del 2007 dal gip di Catania nell'ambito delle indagini sull'omicidio dell'Ispettore Capo di Polizia Giuseppe Lizzio, ucciso ii 27 luglio del 1992.

I tre sono stati bloccati mentre fuggivano dall'abitazione di Marchetta, in via Acquedotto Greco, dopo che, nel corso di un controllo della zona dei "Cappuccini", gli agenti avevano notato una persona che sembrava vigilare l'ingresso di un edificio. All'arrivo degli agenti l'uomo ha tentato di sfuggire al controllo, chiudendosi alle spalle un cancello d'ingresso e urlando a squarciagola per avvertire della presenza della Polizia. Dopo aver forzato il cancello gli agenti sono entrati nell'area antistante l'edificio e hanno notato Squillaci e Sozzio che fuggivano e li hanno bloccati. Marchetta è stato bloccato in casa sua.

Nell'abitazione di Marchetta sono stati sequestrati un revolver calibro 38 special con la matricola cancellata con sei proiettili, una pistola semiautomatica Beretta modello 84 Cheetan calibro 9 corto con la matricola cancellata e con 11 proiettili nel caricatore, una bottiglia di benzina, guanti in lattice e due caschi integrali.

Inoltre nella cucina sono stati trovati 10 grammi di marijuana. Nella casa la polizia ha anche trovato una chiave di un'autovettura presa a noleggio, che è stata individuata parcheggiata in Via Medaglie d'Oro. Poco distante la polizia ha trovato una Alfa Romeo "147" risultata rubata lo stesso giorno a Nicolosi.

Successivamente, all'ingresso di una casa abbandonata in via Acquedotto Greco, non lontano dall'abitazione di Marchetta, gli agenti hanno trovato e sequestrato una borsa contenente due pistole semiautomatiche calibro 9 per 21 - una Beretta e una Tanfoglio - entrambe con la matricola cancellata e complete di caricatore e munizioni, una busta contenente numerosi proiettili dello stesso calibro, un passamontagna; una parrucca ed un paio di guanti in lattice.
 
Top
°Lilo°
view post Posted on 12/9/2011, 13:04




In manette a Palermo
il boss delle estorsioni



PALERMO - Il latitante mafioso Antonino Lauricella, boss delle estorsioni a Palermo centro, è stato arrestato dalla squadra mobile di Palermo. Era ricercato dal 3 ottobre 2005. Lauricella, 57 anni, è stato arrestato a Palermo nella zona del popolare mercato di Ballarò nel centro storico.

Alcuni mesi fa sfuggì ad un altro blitz della polizia, le cui fasi erano seguite in diretta dai carabinieri che intercettavano un altro boss, Luigi Abbate, detto Gino u mitra. Era proprio quest'ultimo a dare indicazioni per la cattura del latitante parlando al cellulare con un commissario di polizia.

Il mafioso, arrestato dopo sei anni di latitanza, aveva un borsone con dentro un asciugamano, un passamontagna, un coltellino e guanti in lattice. Dopo l'arresto si è complimentato con i poliziotti.
 
Top
°Lilo°
view post Posted on 17/9/2011, 17:54




MESSINA - I carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Salvatore Campisi, 26 anni, con l'accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. I militari hanno scoperto che l'uomo, già arrestato per un'altra estorsione a Terme Vigliatore (Me), avrebbe chiesto il pizzo a un altro commerciante del luogo, gacendogli trovare una bottiglia piena di liquido infiammabile davanti al negozio e dicendo di fare parte del clan di Barcellona Pozzo di Gotto. Ma l'esercente ha denunciato tutto ai carabinieri. Il procuratore di Barcellona Pozzo di Gotto, Salvatore De Luca, ha espresso soddisfazione per l'arresto, avvenuto dopo la denuncia di un commerciante. Per De Luca è un segno che si sta rompendo il muro di omertà nel territorio".
 
Top
°Lilo°
view post Posted on 21/9/2011, 11:47




RAGUSA - Esponenti dell'organizzazione rivale della Stidda, nel maggio del 2008, avrebbero tentato di uccidere a Vittoria Giovanni Antonuccio, ritenuto ai vertici della locale Cosa nostra. E' quanto dalle indagini che hanno portato all'arresto di tre persone per tentativo di omicidio e porto illegale di arma da fuoco, eseguito dalla squadra mobile e dai carabinieri di Ragusa.

I provvedimenti restrittivi per Andrea Arcerito, 30, Davide Avola, 35, e Gianluca Pardo, 31, ritenuti appartenenti alla Stidda, sono stati emessi dal gip di Catania, Laura Benanti, su richiesta del sostituto procuratore della Dda etnea Lucio Setola, coordinato dall'aggiunto Marisa Scavo. L'agguato fece saltare la 'pace' sancita tra i due gruppi dopo la strage di Vittoria del 2 gennaio '99 che provocò cinque morti. I contrasti fra i due clan sarebbero esplosi, secondo gli investigatori, per motivi legati al controllo e alla gestione, nel territorio della provincia di Ragusa, e in particolare a Vittoria, delle estorsioni e del traffico di droga.
 
Top
view post Posted on 23/9/2011, 00:31
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
11,372

Status:


SIRACUSA - Con l'accusa di favoreggiamento i carabinieri hanno arrestato Sebastiano Savasta, 58 anni. Secondo gli investigatori avrebbe inviato denaro a Antonino Pennisi, latitante indagato per mafia.

AVOLA (SIRACUSA) - I carabinieri della stazione di Avola hanno arrestato per estorsione Sebastiano Rosana, 34 anni. A luglio aveva preteso denaro dal titolare di una ditta edile impegnata in alcuni lavori nel cimitero di Avola. La richiesta, preceduta inoltre dal furto di alcuni attrezzi e materiali di lavoro, ha indotto gli imprenditori a rivolgersi immediatamente ai carabinieri
 
Top
Giudice di pace
view post Posted on 25/9/2011, 14:11




Mafia: per 6 volte da 2009 fermato senza patente, arrestato

A Catania, e' sorvegliato speciale

CATANIA, 24 Set - Un sorvegliato speciale di 46 anni, Vito Giuffrida, ritenuto affiliato al clan Santapaola - Ercolano, e' stato fermato per la sesta volta dal 2009 dai carabinieri di Catania mentre senza patente era alla guida di un'automobile. L'uomo e' stato arrestato per inosservanza delle prescrizioni imposte dalla misura cautelativa, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, alle quali era sottoposto. La patente di guida gli era stata revocata con l'applicazione della misura di prevenzione. Vito Giuffrida e' stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza a Catania.

ANSA.
 
Top
view post Posted on 29/9/2011, 11:52
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
11,372

Status:


CATANIA Scoperta dai carabineri la banda dei rapinatori in villa a Catania. I militari del reparto operativo hanno fermato quattro uomini tra i trenta e i quaranta anni ritenuti responsabili degli assalti con sequestro di persona avvenuti negli ultimi mesi a Catania e in provincia, soprattutto nell'Acese. I fermati sono tutti personaggi di spicco della criminalita' catanese legati a clan della citta'. Sono accusati di rapina pluriaggravata continuata in concorso, sequestro di persona, porto abusivo di arma clandestina e ricettazione. .


 
Top
°Lilo°
view post Posted on 30/9/2011, 12:54




CALTANISSETTA - La squadra mobile di Caltanissetta ha arrestato ieri, dopo sette mesi di irreperibilità, Pasquale Giannone, 49 anni, di Gela, accusato di avere partecipato nel '98 a Colonia, in Germania, al sequestro di un imprenditore di Niscemi (CL) che per la liberazione pagò un riscatto di 100 mila marchi. I cinque complici di Giannone furono arrestati lo scorso 22 novembre e tra questi Alessandro Emmanuello, 44 anni, detenuto in regime di 41 bis a Viterbo.

La cattura è avvenuta su ordine del gip di Caltanissetta, Alessandra Giunta, e di Milano, Maria Cristina Mannocci, su richiesta delle Dda di Caltanissetta e e del capoluogo lombardo.

Giannone, condannato in passato per associazione mafiosa, appartenente alla famiglia degli Emmanuello di Gela, viveva in Germania e tre giorni fa era arrivato a Gela per trascorrere un periodo di vacanza. Quando è stato arrestato stava bevendo un caffè in un bar.

È stato possibile ricostruire tempi e modalità del sequestro anche grazie alla collaborazione di tre personaggi di spicco di Cosa nostra, i gelesi Nunzio Licata e Fortunato Ferracane, il niscemese Antonino Pitrolo e Giovanni Piscopo, di Vittoria (RG).
 
Top
°Lilo°
view post Posted on 3/10/2011, 12:28




MESSINA - La polizia ha eseguito a Messina una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Vincenzo Pergolizzi, di 31 anni - attualmente in carcere e ritenuto dagli inquirenti il boss del clan di Camaro - ed altre tre persone con l'accusa di tentativo di estorsione e lesioni gravi nei confronti di un commerciante. Gli altri tre destinatari del provvedimento restrittivo sono Giuseppe Crisafi, di 47 anni, il nipote di questi, Giancarlo Crupi, di 27, e Francesco Crisafi, di 62. L'indagine è stata avviata dopo la denuncia della vittima, che aveva acquistato da Crupi un'attività commerciale per impianti idraulici a Furci Siculo.

Nel marzo del 2010 Crupi gli avrebbe chiesto 20 mila euro e il commerciante gliene avrebbe dati mille promettendogli che nel dicembre successivo gli avrebbe dato il resto ma a causa di difficoltà economiche, non era però riuscito a saldare il debito. Crupi avrebbe dapprima minacciato il commerciante e poi gli avrebbe dato appuntamento in piazza Cairoli, a Messina. All'incontro si sarebbero presentati tutti gli indagati: il commerciante sarebbe stato malmenato da Vincenzo Pergolizzi, Francesco Crisafi ed una terza persona non ancora identificata.

La vittima avrebbe subito la frattura del setto nasale. Il commerciante sarebbe anche stato minacciato da Pergolizzi dicendogli che se non avesse pagato, lui sarebbe entrato con altre persone come socio al 50 per cento della sua attività.
 
Top
view post Posted on 5/10/2011, 11:52
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
11,372

Status:


CATANIA - L'8 marzo scorso gli erano stati concessi gli arresti domiciliari dal gip del tribunale di Acqui Terme, in provincia di Alessandria, dopo una rapina aggravata compiuta il 27 novembre 2010 ai danni dell'ufficio postale di Strevi. Oggi un presunto affiliato al clan dei Cursoti-Milanesi, Nicola Christian Parisi, 33 anni, è stato arrestato nelle campagne del Siracusano da agenti della squadra mobile di Catania per evasione.

L'uomo si era allontanato a metà del mese scorso dalla sua abitazione, nel quartiere catanese di San Berillo Nuovo, e si era reso irreperibile.

Parisi la notte scorsa è stato sorpreso mentre dormiva da agenti della sezione Antidroga in un'abitazione rurale di contrada Bafù, nel territorio del comune di Francofonte, in provincia di Siracusa.

 
Top
view post Posted on 5/10/2011, 23:47
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
11,372

Status:


5 ottobre 2011 - I Carabinieri di San Gregorio di Catania, collaborati dai colleghi di Gravina, hanno arrestato F.P., 33enne di Catania, per rapina ed estorsione.
L’uomo, unitamente ad altri due complici, i primi giorni del mese di settembre si era recato presso l’opificio di un artigiano di Valverde per esigere il pagamento del pizzo mensile a fronte della garanzia che nulla sarebbe accaduto alla sua piccola azienda. Ad un primo rifiuto della vittima si è impossessato di alcuni attrezzi che avrebbe restituito solo dietro pagamento dell’estorsione, la cui riscossione doveva cominciare verso l’inizio di ottobre.
L’artigiano si è rivolto coraggiosamente ai Carabinieri i quali, dopo aver constatato l’arrivo del ricattatore all’appuntamento, lo hanno bloccato mentre stava per intascare la somma estorta.
Gli attrezzi estorti sono stati rinvenuti nell’abitazione dell’arrestato durante la perquisizione e restituiti al proprietario. Sono in corso ulteriori indagini finalizzate ad individuare i complici.
 
Top
°Lilo°
view post Posted on 6/10/2011, 11:25




Catania, agguato scoperto con le intercettazioni



CATANIA - Forti contrasti tra due clan rivali per il controllo di un'estorsione a un imprenditore edile di Catania sono sfociati in agguato di mafia compiuto il 1 ottobre 2009, in cui due esponenti della cosca Cappello sono rimasti feriti, ma senza recarsi in ospedale.

Particolari sulla sparatoria, della quale non si era ancora avuto notizia, emergono dall'inchiesta che ha portato all' emissione di un ordine di custodia cautelare per tre presunti autori, ritenuti affiliati al gruppo dei Cursoti milanesi: Francesco Di Stefano, di 38 anni, Nicola Parisi, di 33, e Michele Musumeci, di 29.

Agenti della squadra mobile della Questura hanno arrestato quest'ultimo e notificato il provvedimento in carcere agli altri due indagati, già detenuti per altri reati. I due presunti esponenti della cosca Cappello rimasti feriti in maniera non grave nell'agguato, Orazio Pardo a un piede e Salvatore Liotta a una gamba, non si sono fatti medicare in strutture pubbliche nè hanno denunciato l'accaduto. L'episodio è emerso ugualmente grazie a intercettazioni che la polizia aveva in corso sui due gruppi criminali.
 
Top
°Lilo°
view post Posted on 8/10/2011, 11:56




CATANIA - Una pistola semiautomatica calibro 9x21 completa di caricatore e munizioni è stata sequestrata da agenti della squadra mobile di Catania nell'abitazione di una incensurata di 23 anni, Giuseppa Domenica Giglio, moglie di Damiano Palermo, figlio del presunto boss dei Cursoti Francesco, assassinato a Catania nel settembre del 2009. La donna è accusata di detenzione di arma comune da sparo con relativo munizionamento e ricettazione. Il marito fu arrestato nel novembre dello scorso anno per l'omicidio, a seguito di un rapina, di un autotrasportatore nisseno, Salvatore Niesi, di 35 anni, che fu travolto dal proprio furgone nel tentativo di impedirne il furto.
 
Top
°Lilo°
view post Posted on 14/10/2011, 12:54




Arrestato presunto boss scarcerato 10 giorni fa



CATANIA - È stato arrestato ieri sera dai carabinieri di Catania il presunto boss Eugenio Galea, 67 anni, indicato come esponente del Gotha di Cosa nostra. Era stato scarcerato il 3 ottobre scorso su disposizione del Tribunale del riesame sui termini di detenzione dopo che era stato condannato, 1 aprile del 2009, dal Tribunale di Catania, a 16 anni di reclusione per associazione mafiosa.

La prima Corte d'appello di Catania, ritenendo non decorsi i termini di custodia cautelare, ha ripristinato il provvedimento restrittivo che è stato eseguito da militari dell'Arma.
Eugenio Galea, considerato uno degli uomini di fiducia del capomafia ergastolano Benedetto Santapaola, era stato arrestato l'8 ottobre del 2009 da carabinieri del reparto operativo di Catania che interruppero un vertice tra esponenti di spicco della famiglia Santapaola in una villetta nelle campagne di Belpasso.

Assieme a lui furono catturati l'allora superlatitante Santo La Causa, inserito nell'elenco dei 30 ricercati più pericolosi d'Italia; Carmelo Puglisi, che era nella lista dei 100 latitanti di maggiore spessore del Paese; Venerando Cristaldi, fratello di Salvatore, considerato uno dei capi storici della cosca nel rione Picanello; e Sebastiano Laudani, ritenuto ai vertici del clan noto come 'Mussu di ficurinia', gruppo che è un alleato storico della cosca Santapaola in Cosa nostra etnea.
 
Top
98 replies since 12/1/2011, 23:07   6176 views
  Share