Batman&RobinIn principio fu Lusi.
Tesoriere della Margherita, il partito che fu di Bianco, Rutelli & co, beccato con le mani nella marmellata. Diversi milioni di euro dei contribuenti utilizzati per spesucce personali.
Arrestato nel mese di giugno, Lusi sta scontando i domiciliari in un convento e si dice pronto a restituire il malloppo. Il Gip evidentemente ha ritenuto che le patrie galere sono luoghi poco adatti al percorso rieducativo del senatore.
Siamo sicuri che nell’ovattato silenzio del convento il nostro Lusi passerà le sue giornate a combattere con i tremendi sensi di colpa che lo attanagliano: ville, conti in banca, succulente cene che prendono forma nella notte, tormentandolo.
L’ideale sarebbe stato vederlo …alla destra del Nazareno nella posizione che fu di Barabba, ma..ci dobbiamo accontentare: si tratta pur sempre di un senatore della Repubblica Italiana mica di un cittadino qualunque
Poi venne il turno di Fiorito, detto Batman, capogruppo del PDL alla Regione Lazio guidata da Renatina (S)Polverini. Anche lui beccato con le mani nella marmellata, milioni sui conti personali, ville all’estero, Suv comprati, sempre con i soldi dei contribuenti, al primo accenno di … cielo pumbleo.
Indagato per peculato, Er Batman non si arrende, anzi va all’attacco: nomina suo difensore un principe del foro televisivo, l’avv. Carlo Taormina, e si presenta in tutta la sua stazza nell’unica aula deputata a giudicar simili fatti: il salotto di Bruno Vespa.
Il 2 ottobre viene arrestato.
Tra i telespettatori del celebre insetto televisivo inizia a serpeggiare il sospetto che la trasmissione porti sfiga.
Come in ogni saga che si rispetti il super eroe di turno non viene mai lasciato da solo.
E’ il 10 ottobre, ad essere indagato per peculato è Vincenzo “Mariulo” Maruccio capo gruppo dell’Idv alla regione Lazio. Avrebbe trasferito circa 750 mila euro sui suoi conti personali.
“Robin” Maruccio si dice sereno ed è pronto a spiegare tutto ai magistrati, intanto sembra che i 750.000 euro sarebbero spariti dai conti del nostro super eroe.
Gli italiani, visti i precedenti, auspicano che Robin Mariuccio decida di partecipare al più presto ad una nuova puntata di …Porta a Porta magari in compagnia del “celeste” alias Roberto Formigoni.
Già il “celeste”.
Costretto ad azzerare la giunta dopo che gli hanno arrestato l’assessore per concorso esterno in associazione mafiosa per aver pagato 200000 euro ad esponenti della ‘ndrangheta, il “celeste” ha ubbidito al diktat del Carroccio ma, soprattutto, ha seguito il consiglio di don Angelino Alfano, azzerare la giunta, appunto. Un semplice rimpastino, una piccola riscaldata alla minestra et voilà il gioco è fatto, non è successo assolutamente nulla, tutto come prima anzi, meglio di prima.
Del resto siamo in Italia e il termine dimissioni non è previsto nel vocabolario dei nostri politici, tutti novelli Bronzi di Riace.
E proprio dalle coste calabre, sfidando le correnti di Scilla e Cariddi e sovvertendo le previsioni dei bookmaker inglesi, è sbarcato in sicilia per sfidare l’apatia del popolo siculo Beppe Grillo leader del Movimento 5 stelle.
L’Italia è uno strano paese.
A scuotere la classe politica non sono gli scandali e le continue ruberie dei suoi esponenti ma un …comico, accusato di populismo, divenuto l’eroe dell’antipolitica, come se la politica non avesse già i suoi eroi, molti dei quali con diverse condanne sulle spalle.
Grillo, novello garibaldino, con tutte le contraddizioni del suo movimento, è sbarcato per sostenere la corsa alla regione del candidato 5 Stelle Giancarlo Cancelleri, un signor nessuno che, ovviamente, non vincerà, essendo i giochi della Trinacria ristretti a tre personaggi in cerca d’autore: Crocetta, Miccichè e Musumeci.
L’altro campione della politica isolana Fava sembra tagliato fuori, non solo perché si è dimenticato di trasferire in tempo la sua residenza in Sicilia, come prevede la legge, quanto piuttosto per la sua inconsistenza politica.
I tre personaggi in cerca d’autore invece non sembrano avere simili problemi.
Crocetta sindaco antimafioso di Gela, non ha avuto alcuna esitazione, sceso nell’agone politico ha subito individuato i suoi alleati: gli ex compagnucci di Totò Vasa Vasa, devoto della madonna, attualmente ospite delle patrie galere, dove sta scontando la sua condanna per mafia.
“Croci”, che ha promesso di non far sesso se verrà eletto, come se l’unico pensiero dei padri di famiglia siciliani fosse il numero di ..scopate del futuro presidente della regione piuttosto che il numero delle mensilità non pagate, non sembra curarsi molto delle critiche che gli sono piovute addosso per questa scelta , apparentemente, strana di allearsi con l’UDC. Lui, dice, ha fatto un patto con i suoi alleati ed ha precisato “
l’UDC è cambiata, non li mollo”.
Non abbiamo dubbi: ecco un esempio di …. cambiamento in corsa, dalla sera alla mattina:
www.liberoquotidiano.it/news/italia...ue-partiti.htmlSul leader di Grande Sud, “polverina” Miccichè, non vale la pena soffermarsi, le sue recenti esternazioni sulla inopportunità di intitolare l’aeroporto di Palermo a Falcone e Borsellino da sole bastano ed avanzano, diversamente dovremmo dar fondo alle scorte di Citrosodina.
E mentre il Grillo nazionale sale sull’Etna e cerca di pungolare la coscienza dei siculi “
meglio un salto nel buio con dei ragazzi puliti che un suicidio assistito con i politici che avete qua”il terzo candidato Musumeci è alle prese ..con il nuovo che avanza: Dino Oteri, candidato a Messina per la lista di Nello, è costretto a dimettersi, si era dimenticato di notiziare i compagni di avventura ed i cittadini che avrebbero dovuto votarlo di aver subito, in primo grado, una condanna a sei anni per estorsione. Quisquilie.
A proposito di …nuovo che avanza: registriamo la discesa o l’ascesa in campo ( a seconda dei punti di vista) di Toti che non è uno dei comici del duo Toti&Totino” ma nientepopodimenochè il figlio dell’ex presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, il quale, nelle pause del processo per concorso esterno in associazione mafiosa, ha pensato bene di dare delle lezioni di buona politica al suo figliolo: infatti, nonostante la Regione sia sull’orlo della bancarotta, nonostante don Raffaè sia dimissionario ed indagato, continua senza sosta a nominare consulenti esterni.
Non si può dire che don Raffè non sia lungimirante, infatti, mentre i precari assediano Palazzo d’Orleans il governatore ha pensato bene di …mettere in salvo le 12 galline padovane custodite del giardino del palazzo trasferendole a Catania scortate dalla polizia….. per la serie “ gallina vecchia fa buon brodo …bisogna salvarla o ..rigenerarla ” .
Edited by °Lilo° - 15/10/2012, 13:56